Basi della pulizia ad alta pressione
Le basi della pulizia ad alta pressione – Quale tipo di pulizia è adatto a quale tipo di sporco.
Come si forma lo sporco?
Lo sporco si può formare in tre modi sulla superficie degli oggetti:
1. Attrazione elettrostatica:
Se una superficie ha una carica diversa rispetto a quella dello sporco, esso vi si attacca per la reciproca forza di attrazione.
2. Trasformazione chimica:
Mediante questo tipo di trasformazione la superficie si modifica e sembra sporca.
3. Ingranaggio spaziale:
Lo sporco si attacca alle superfici ruvide e vi aderisce.
Come sfruttare le conoscenze sull'aderenza dello sporco durante la pulizia?
Lo scopo del procedimento di pulizia è rompere il legame tra lo sporco e la superficie. A tal fine con la pulizia ad alta pressione vengono sfruttati fattori meccanici, termici e chimici.
Fattori meccanici
L'effetto delle idropulitrici viene influenzato da portata, pressione della pompa, distanza di spruzzo e angolo di spruzzo.
È molto importante la pressione d'urto, ovvero la forza d'urto del getto d'acqua sulla superficie da pulire. Dipende da:
- Distanza di spruzzo: Si consiglia una distanza da 10 a 30 cm, poiché a grandi distanze la pressione diminuisce rapidamente.
- Angolo di spruzzo: Deve essere scelto secondo il grado di sporcizia. Per sporco resistente è necessario un angolo di 0 - 25°, per sporco medio di 25 - 50° e per sporco leggero di 50 - 80°.
- Pressione all'ugello: A seconda della quantità d'acqua e della sezione dell'ugello, una pressione all'ugello maggiore offre un aumento in proporzione più basso della pressione d'urto.
- Quantità d'acqua: Aumentando la quantità si raggiunge un rapido aumento della pressione d'urto. In questo modo viene semplificata anche la rimozione dello sporco.
Fattori termici
Con l'apporto di calore vengono accelerati i processi chimici, in questo modo è possibile ad esempio dissolvere più rapidamente grassi e oli. Riscaldando l'oggetto da pulire si riduce anche il tempo di asciugatura. È possibile ottenere risultati migliori impiegando fino al 40% di tempo in meno. Una conseguenza dell'aumento della distanza di spruzzo è una diminuzione della temperatura.
Fattori chimici
Se un aumento della pressione d'urto o della temperatura non porta a risultati soddisfacenti, è necessario utilizzare detergenti chimici. Questi hanno un effetto positivo sull'aumento della capacità bagnante, sull'emulsificazione o sulle reazioni chimiche dirette con le particelle di sporco.
L'idoneità del detergente dipende dal suo valore di pH e dalla superficie da trattare. Detergenti acidi con un pH di 0 - 6 vengono usati per depositi di calcare, ruggine o altri ossidi, detergenti alcalini con un pH di 8,5 - 14 vengono usati invece per oli, grassi, catrame e fuliggine. Su superfici delicate con leggere macchie di olio o grasso bisogna utilizzare detergenti neutri. Valori acidi o alcalini estremi possono danneggiare l'idropulitrice o l'oggetto da pulire o non essere conformi alla legge sulle acque reflue. Anche in caso di tempi di azione lunghi i detergenti chimici possono provocare danni. In generale un prolungamento del tempo di azione è utile solo per una durata determinata, infatti l'intensità di pulizia con lunga durata si avvicina a un valore limite. È utile ammollare precedentemente gli strati di sporco difficile, infatti permette di risparmiare fino al 50 % del tempo durante la pulizia ad alta pressione.
Indicazione della pressione in MPa (MegaPascal)
In seguito all'aggiornamento della norma sulla sicurezza IEC 60335/2/79, la pressione non viene più espressa in “bar”, bensì in “MPa”. La conversione è: 10 bar = 1 MPa.